Quest’anno si batteranno in finale per il premio del più noto concorso letterario italiano — ideato da Maria e Goffredo Bellonci nel 1947 —: Andrea Bajani, con L’anniversario (Feltrinelli; 280 voti) che già aveva conquistato martedì lo Strega Giovani (e nel 2021 era stato in cinquina con Il libro delle case, Feltrinelli); Nadia Terranova autrice di Quello che so di te (Guanda; 226 voti), secondo libro più apprezzato dalla giuria di studenti delle superiori dello Strega Giovani; Elisabetta Rasy, con Perduto è questo mare (Rizzoli; 205 voti); Paolo Nori, con Chiudo la porta e urlo (Mondadori; 180 voti) e infine Michele Ruol, con il suo Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa; 180 voti). Inevitabile dunque qualche polemica più o meno sussurrata per l’esclusione di van Straten, che ne La ribelle (Laterza) analizza luci e ombre della Resistenza attraverso la storia di amore e guerra di Nada Parri, che visse un contrastato idillio con un disertore tedesco e insieme a lui si unì ai partigiani. Ma anche Di spalle a questo mondo (Neri Pozza), di Wanda Marasco, che svela i tormenti di Ferdinando Palasciano, primo chirurgo a proclamare il principio di neutralità dei feriti di guerra che poi, nella propria vita, «trovò nella follia uno sguardo più lucido sulla realtà».
Author: LUCA ZANINI
Published at: 2025-06-04 19:44:22
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