"La mia situazione non ha niente di speciale, purtroppo - sottolinea Pezzulli - Quasi la metà di chi porta avanti la ricerca e divulgazione in Inaf, come in molti altri enti di ricerca nazionali, è personale precario, che non sa cosa sarà della propria vita l'anno successivo, che può essere estromesso da un momento all'altro, spesso senza nemmeno avere diritto a un tfr. La soluzione, dunque, deve riguardare tutti, ce lo insegna la scienza: se il problema è collettivo, va affrontato come un unico insieme, per garantire i diritti lavorativi di tutte le persone precarie nella ricerca ed evitare inoltre la fuga forzata di professionisti all'estero". Sulla stessa linea Giovanna Rinaldi, ricercatrice Inaf e dirigente sindacale Usb: "Il problema di Edwige è un problema collettivo perche riguarda circa 25000 precari negli enti di pubblici di ricerca e nelle università ma riguarda anche il futuro del nostro Paese che non può permettersi di perdere persone formate e altamente specializzate".
Published at: 2025-11-29 21:34:47
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