Polveriera Gerusalemme. E l'Idf sfonda a Khan Younis

Polveriera Gerusalemme. E l'Idf sfonda a Khan Younis


Al grido «Morte agli arabi» e «bruci il tuo villaggio», decine di giovani ultranazionalisti ebrei hanno aggredito commercianti e residenti musulmani nella Città Vecchia, prendendo a calci le saracinesche dei negozi in un giorno simbolico, poco prima della «Marcia delle bandiere» con cui decine di migliaia di israeliani hanno celebrato «la riunificazione» di Gerusalemme e il ministro di estrema destra Itamar Ben Gvir ha invocato la pena di morte per i terroristi e lo stop degli aiuti a Gaza. Mentre Israele annunciava un'operazione «senza precedenti» a Khan Younis, Sud della Striscia, e bombardava una scuola «piena di miliziani di Hamas» a Gaza City, provocando la morte di oltre 50 persone ieri, la Città Santa tornava terreno di scontri, tensioni e arresti nella Giornata di Gerusalemme, in cui gli ebrei celebrano la conquista della parte Est nella guerra dei Sei giorni del '67, compresa la Città Vecchia e i suoi luoghi sacri anche per cristiani e musulmani. Quasi nelle stesse ore in cui l'Idf annunciava un'operazione militare «senza precedenti» a Khan Younis, sud della Striscia, mentre i morti per l'attacco a una scuola di Gaza City salivano a 36 (tra cui 18 bambini) e altre 19 vittime si contavano a Jabalia, a Nord di Gaza, a causa dei raid israeliani, una decina di manifestanti ebrei, fra cui anche la deputata Yulia Malinovsky del partito Yisrael Beiteinu (la destra nazionalista e laica) hanno fatto irruzione in un complesso dell'Unrwa a Gerusalemme Est, prendendo di mira l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di fornire assistenza umanitaria ai profughi palestinesi e che Israele ha messo al bando accusandola di legami con Hamas.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Gaia Cesare)


Published at: 2025-05-27 03:00:03

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