Pizzaiolo ucciso: fratello omicida, 'cose che capitano a Napoli'

Pizzaiolo ucciso: fratello omicida, 'cose che capitano a Napoli'


Francesco Pio Maimone era con i suoi amici seduto su uno sgabello, tra gli chalet del lungomare partenopeo, quando venne raggiunto in pieno petto da uno dei colpi di pistola calibro 38 esplosi da Valda durante una rissa alla quale Maimone era totalmente estraneo, una lite scoppiata tra gruppi di giovani legati alla camorra solo per un paio di sneakers griffate sporcate. Si tratta dello stesso banale movente che ha causato la morte, poco più di 20 mesi dopo, di Santo Romano, il cui processo in primo grado si è concluso ieri tra polemiche e recriminazioni, con una condanna a 18 anni e 8 mesi di reclusione inflitta all'imputato 17enne, anch'egli del quartiere Barra come l' assassino di Maimone. Significativi sono quelli di Pina Valda, che esprime la preoccupazione, non condivisa dal fratello ("quello è un reato comune") che quel delitto possa essere contestato con aggravante mafiosa come poi effettivamente accadrà ("può darsi pure che è un'associazione con voi... con il clan").


Published at: 2025-04-30 11:20:00

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