Trump ha negoziato un accordo di pace tra due parti senza una parte, che è come celebrare un matrimonio senza la sposa ma in presenza dei testimoni dello sposo – i leader di alcuni paesi arabi – e del wedding planner – Tony Blair – il cui business consiste nel farsi pagare per fare una cosa che si fa gratis e che in un caso su due finisce male (a naso, quando c’è di mezzo il wedding planner). La colpa della guerra e della sofferenza della popolazione palestinese questa volta, non è di Hamas ma, spiega Meloni, della Flotilla: “Con il piano di pace per il Medio Oriente proposto da Trump si è finalmente aperta una speranza di accordo per porre fine alla guerra e alla sofferenza della popolazione civile palestinese e stabilizzare la regione. Meloni ci sta dicendo che “il tempo della serietà e della responsabilità” non è arrivato per lei che dovrebbe e potrebbe interrompere l’invio di armi a Israele (e materiali per fabbricarle) dai porti italiani, o interrompere gli accordi civili e militari, o votare a favore delle sanzioni invece che contro, o riconoscere lo stato palestinese, o arrestare Netanyahu, o opporsi alle richieste del Presidente degli Stati Uniti che sponsorizza e finanzia Israele invece che assecondarle tagliando la spesa sanitaria rispetto al Pil per aumentare quella militare: Meloni ci sta dicendo che se non si riesce “a porre fine alla sofferenza della popolazione civile palestinese” la colpa non è di Israele che la ammazza e la affama deliberatamente ma della Flotilla che tenta di soccorrerla portando aiuti umanitari a bordo di navi che imbarcano civili disarmati forzando il blocco navale illegale di un governo genocida.
Author: Francesca Fornario
Published at: 2025-10-01 15:28:19
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