Il ministro della Salute Roberto Speranza dichiarava come un mantra davanti ai pm di Bergamo ed alle telecamere che il Piano pandemico del 2006 «era datato e non costruito specificamente su un coronavirus ma su un virus influenzale» e che «questo ha portato i nostri tecnici a preferire la definizione di un nuovo strumento specificamente costruito sul Covid». Sempre davanti ai pm di Bergamo dichiarava che «l’attuazione dei piani è compito del direttore generale competente e per il Piano pandemico nazionale è quello della Prevenzione, come previsto dalla legge» e che «come ho già detto, si è trattato di una valutazione e decisione dei tecnici di riferimento della task force e poi del Cts». A smentire Speranza ed a rivendicarne la decisione - probabilmente a sua insaputa - al presidente della commissione Covid Marco Lisei (Fdi) è proprio il capo di gabinetto di Speranza Goffredo Zaccardi: «Quando viene fatta la scelta della Protezione Civile è perché io non ho ricevuto dai direttori generali o dalle regioni o dai comuni un piano di prevenzione che fosse organizzato nel dire "se capita questo evento tu a scuola ci vai a queste condizioni", "se capita questo evento tu nei trasporti ti regoli così".
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Felice Manti)
Published at: 2025-12-06 13:05:18
Still want to read the full version? Full article