Perché le indagini sull'omicidio Scopelliti possono riscrivere la storia delle mafie

Perché le indagini sull'omicidio Scopelliti possono riscrivere la storia delle mafie


Si tratterebbe di una riproduzione della doppietta Arrizabalà calibro 12 di fabbricazione spagnola, fatta dalla Beretta su incarico della Procura di Reggio in base all’arma ritrovata nel 2018 nel Catanese grazie alle indicazioni dell’ex collaboratore di giustizia Maurizio Avola, che sostiene di aver fatto parte del commando, alla guida di una Honda Gold Wing come quella fatta arrivare dalla Scientifica sul luogo dell’agguato. Fu invecea istruire il maxiprocesso di mafia su questo agguato contro Totò Riina e i sette boss della Commissione, finito con un’assoluzione come quello della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria nei confronti di Bernardo Provenzano, Giuseppe e Filippo Graviano, Raffaele Ganci, Giuseppe Farinella, Antonino Giuffrè e Benenetto Santapaola dopo le condanne in primo grado nel 1996 e nel 1998. Secondo i pentiti di ‘ndrangheta Giacomo Lauro e Filippo Barreca l’omicidio suggellò la pax mafiosa tra le famiglie di ’ndrangheta che si facevano la guerra in quegli anni e la cupola siciliana di Cosa Nostra, che in cambio della morte del giudice di Cassazione che doveva decidere sul maxiprocesso di Falcone e Borsellino riuscì a mettere d’accordo le famiglie calabresi in guerra.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Felice Manti)


Published at: 2025-04-08 13:31:51

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