Dopo i disastrosi avvenimenti provocati dal pensiero predatorio “neoliberista” negli ultimi tempi, è “dovere inderogabile” di ogni cittadino dotato di pensiero critico, porre in evidenza i limiti intrinseci della “concorrenza”, che non è mai perfetta, ma sempre monopolista e oligopolista, e finisce per considerare l’uomo come “merce”, piuttosto che come “persona”. Lo sforzo da compiere oggi, davanti allo sfacelo dell’ordine mondiale provocato da Trump, è quello di difendere l’”uomo”, non solo singolarmente, ma anche e soprattutto come “comunità”, cioè come “Popolo”, coeso e interattivo (che vuole la pace), il quale, per difendersi dalle aggressioni degli oligarchi (che vogliono la guerra), deve poter disporre non di piccoli e inidonei eserciti, armati alla meglio, ma di un proprio “patrimonio pubblico”, in “proprietà pubblica demaniale”, e cioè “inalienabile, inusucapibile e inespropriabile, in modo da entrare direttamente, tramite i suoi rappresentanti non asserviti ai potentati economici, nella gestione dell’”economia mondiale”, con le sue “Aziende pubbliche” (illecitamente privatizzate, le quali, peraltro: non devono fare concorrenza, possono dare alti salari, non possono fallire, e, per giunta, hanno decretato il “miracolo economico italiano” degli anni sessanta) e difendersi, in virtù della inalienabilità del proprio territorio e delle proprie industrie strategiche, dagli assalti speculativi e predatori dei mercati. E’ questo un primo passo per reagire contro un governo che abroga i diritti dei singoli lavoratori e della intera Comunità nazionale, e che vuole l’ “immunità”, abrogando reati e strumenti giuridici di controllo, come quelli della Corte dei conti.
Author: Paolo Maddalena
Published at: 2025-04-15 11:41:08
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