La stretta sull’accesso alla pensione con Quota 103, ovvero avendo raggiunto almeno 62 anni di età e 41 di contributi, con l’introduzione del calcolo dell’assegno interamente contributivo per chi decide di lasciare il lavoro in anticipo ha spinto la gran parte dei potenziali pensionandi a rinunciare. Nell’anno sono state liquidate anche le pensioni di coloro che hanno raggiunto i requisiti per Quota 103 nel 2023 quando non era previsto il ricalcolo dell’assegno interamente con il metodo contributivo e quando la durata della finestra mobile era più breve. «Già nel Rapporto annuale presentato a metà luglio, l’Inps aveva certificato per il 2024 un crollo del 9% delle pensioni anticipate, imputabile al sistematico inaridimento di tutti i canali di uscita previsti - in particolare delle quote (quota 100 e successive) e di Opzione donna - operato dalle tre leggi di bilancio del governo Meloni.
Published at: 2025-08-03 14:49:22
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