Era anche un leader morale e sociale il cui operato ha avuto un impatto su temi di giustizia e solidarietà, certo, ovvio, un leader che ha trasceso i confini religiosi e ha influenzato il dibattito anche laico: ergo, nella sua asciuttezza, è normale questa uscita della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: «Ha ispirato milioni di persone, ben oltre la Chiesa cattolica». Ma c'è gente che ha fatto l'epitaffio di Papa Francesco come se fosse stato un militante con la tessera in tasca, e per vincere facile si comincia col grillino itinerante Alessandro Di Battista, che su Facebook l'ha messa così: chi pure consacrerà Francesco saranno «gli stessi che l'hanno del tutto ignorato, considerato pari a zero quando ha osato scagliarsi contro l'industria delle armi, quando ha rotto il velo dell'ipocrisia parlando della genesi della guerra in Ucraina e delle responsabilità della Nato e quando ha urlato la sua indignazione per il genocidio in corso in Palestina». E liberazione dei detenuti: «Tanti sono stati gli appelli di Papa Francesco, ribadito da ultimo anche in occasione dello scorso venerdì Santo, per atti di clemenza e di amnistia», ha osservato il radicale Maurizio Turco, che ha ricordato anche «la consuetudine del Regno Pontificio e dello Stato italiano, fino almeno a dopo la morte di Papa Paolo VI, di concedere amnistia almeno a ogni morte di papa».
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Filippo Facci)
Published at: 2025-04-22 05:46:07
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