Gli esempi del lago di Braies sulle Alpi o quello recente di Roccaraso in Appennino ci hanno mostrato come la suggestione mediatica (nel primo caso una serie televisiva, nel secondo il tam tam dei social media) possa influenzare pesantemente le scelte dei vacanzieri “mordi e fuggi” che si concentrano in determinate località con conseguenti disagi per i residenti e per l’ambiente circostante. Certo, in tutti questi casi l’intento è che il ricavato vada a finanziare gli sforzi di conservazione ambientale, in fondo nulla di diverso dalla tassa di soggiorno che si versa senza discutere negli alberghi di città. Diversificare i periodi di villeggiatura, le mete di destinazione, la tipologia di soggiorno potrebbe servire a una redistribuzione dei carichi turistici e delle risorse economiche sul territorio; ma il turismo oggi è sempre più legato allo spettacolo piuttosto che alle emozioni intime, il popolo dei selfie impera e vale di più una foto con lo sfondo di un panorama instagrammabile che un’esperienza vera a contatto con gli usi e costumi locali.
Author: F. Q.
Published at: 2025-07-15 10:27:55
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