E così, dopo trattative, fughe in avanti, retromarce, dichiarazioni roboanti e frasi e atteggiamenti di dubbio gusto, forse, si è arrivati a una svolta: Donald Trump si è stufato di Vladimir Putin ed è pronto alla svolta nella guerra in Ucraina. Dalle lusinghe allo zar, al maltrattamento di Zelensky in diretta mondiale fino ad arrivare a oggi, il tycoon ha evidentemente perso la pazienza perché al di là di parole, slogan e bugie, dal Cremlino non è arrivato nulla se non missili, bombe, droni e stragi quotidiane in Ucraina. Del resto la posizione di Mosca non si sposta di un millimetro: "Insistiamo su quelle che sono le nostre legittime richieste", ha ribadito il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, chiedendo ancora una volta che le regioni ucraine parzialmente occupate vengano riconosciute come russe, che Kiev non entri nella Nato e venga smilitarizzata riducendola, di fatto, a uno Stato fantoccio.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Matteo Basile)
Published at: 2025-07-29 03:00:03
Still want to read the full version? Full article