Ad esempio, nonostante la carenza di personale che ne rallenta il processo, il rafforzamento dell'assistenza territoriale con l'obiettivo di spostare il baricentro del Ssn dal grande ospedale alle reti locali, e' essenziale oggi ma queste strutture in uno scenario di crisi ibrida potrebbero diventare centri di primo soccorso decentralizzati, capaci di risposta immediata e vicina, senza sovraccaricare i pronto soccorso urbani. Completata poi la trasformazione digitale, questo prezioso sistema trasversale insieme agli ospedali dove il Pnrr ha spinto l'innovazione infrastrutturale con l'aumento dei posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva, con gli investimenti tecnologici in apparecchiature diagnostiche e terapeutiche, diviene più efficiente e, potenzialmente, più resistente a interruzioni di forniture mediche come accaduto in pandemia ma come può accadere in caso di guerre vicine. Questa erosione continua mista di attacchi convenzionali, cyber e disinformazione richiede non solo aiuti immediati, ma una preparazione proattiva per la difesa civile, che il Pnrr ha dimostrato essere efficace per la pandemia e che forse oggi dovrebbe essere ripetuto per una preparazione civile capillare, inclusi incentivi per imprese private che possano ad esempio sviluppare quelle soluzioni tecnologiche ibride dual-use che in sanità sviluppate in tempi di guerra sono poi state usate quotidianamente in tempi di pace.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Pierpaolo Sileri)
Published at: 2025-09-28 08:00:09
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