(ANSA) - MILANO, 14 APR - Si sono avvalsi tutti della facoltà di non rispondere gli arrestati, a seguito delle dichiarazioni dell'ormai collaboratore ed ex leader della curva Nord interista Andrea Beretta e dei riscontri acquisiti, per l'omicidio dello storico capo ultrà nerazzurro Vittorio Boiocchi, ammazzato a colpi di pistola il 29 ottobre 2022 sotto casa a Milano, nel quartiere Figino. Hanno deciso di non parlare, davanti alla gip Daniela Cardamone, Pietro Andrea Simoncini, legato alla 'ndrangheta e presunto esecutore materiale con Daniel D'Alessandro (preso in Bulgaria e in fase ancora di estradizione), Marco Ferdico, che era nel direttivo della Nord, e il padre Gianfranco - a cui Beretta presunto mandante, come messo a verbale, avrebbe dato 50mila euro per l'omicidio - e anche Cristian Ferrario, che si intestò lo scooter usato dagli esecutori. Il nuovo filone sulle curve di San Siro, che ha portato alla risoluzione del cold case, è scaturito dai verbali di Beretta, che a novembre, dopo essere finito in carcere per aver ucciso Antonio Bellocco, rampollo dell'omonima famiglia di 'ndrangheta e anche lui nel direttivo ultras, ha deciso di parlare.
Author: Simone Bernabei
Published at: 2025-04-14 14:03:16
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