Secondo il Centro per l'Analisi Macroeconomica e le Previsioni a Breve Termine (CMASF), organismo vicino al governo, e dunque non sospettabile di eccessi critici, l'industria russa si trova in una «zona di confine», sospesa tra stagnazione e declino. Se si aggiungono i fondi per la «sicurezza nazionale», ovvero 3,91 trilioni di rubli per Ministero degli Interni, Guardia Nazionale, servizi speciali e sistema penitenziario, tutti coinvolti a vario titolo nello sforzo di guerra, il totale raggiunge i 16,84 trilioni di rubli, pari al 38% del bilancio federale. In tre anni, Mosca ha riallineato la propria struttura di spesa come se si preparasse a un conflitto permanente, con un taglio vistoso della spesa sociale, a fronte della produzione di 200 droni al giorno e di 2.500 missili al mese.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Luigi Guelpa)
Published at: 2025-12-01 05:50:12
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