Oath: Cronache di Esuli e Sovrani, pronti a un gioco da tavolo come nessun altro?

Oath: Cronache di Esuli e Sovrani, pronti a un gioco da tavolo come nessun altro?


Il tabellone non è di cartone, ma un playmat di qualità, ma che ha chiaramente influito sul prezzo finale originale Nella prossima partita il cancelliere inizierà in una posizione più forte della precedente, ma la teocrazie dal pugno di ferro del ciclo passato si è fatta ora più bonaria nei confronti del popolo: ha costruito un campo per l'intrattenimento nel cuore del regno che sorge sulle paludi e come prossimo obiettivo ha scelto quello di possedere e mantenere la proprietà del vessillo del popolo, elemento di gioco che certifica la vicinanza verso i più deboli, ma che va continuamente alimentato con i favori. Le diverse fazioni possono entrare e uscire dal gioco senza nessun limite, mentre chi ha intenzione di giocare con un gruppo affiatato potrà affidare un colore specifico ad ogni giocatore in modo da creare una straordinaria continuità che andrà ad introdurre anche obiettivi a lungo termine: gli esuli potrebbero preferire a una vittoria inafferrabile, una sconfitta che lasci il cancelliere in una posizione più rischiosa nelle prossime avventure. Ogni plancia ha due lati: uno per la versione esule e l'altro per chi inizierà o diventerà un cittadino Questa meraviglia ha un costo: Oath è un gioco duro da imparare, le regole sono tante e ognuna porta con sé numerose eccezioni, inoltre è molto aperto quindi oltre a sapere come fare le cose è necessario capire anche perché farle, ed è una sfida a parte.

Author: Francesco Serino


Published at: 2025-04-12 12:00:00

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