Zelensky ha dato vita a un nuovo governo che incrementa la sua stretta sul Paese: via il Primo ministro Denis Shmyhal, al suo posto la trentanovenne Yulia Svyrydenko che, al contrario del suo recalcitrante predecessore, da ministro dell’Economia, suo precedente incarico, aveva accolto con giubilo e subito sottoscritto “l’accordo sulle materie prime” negoziato con gli Usa e i suoi allegati tuttora segreti. Non che l’accusa non sia vera, e di certo risulta un po’ ritardata, ma Londra non non si dà pena per certe quisquiglie, abituata com’è ad avere a che fare con i dittatori di mezzo mondo, molti dei quali lo sono diventati grazie ai servizi segreti di Sua Maestà. La sua nuova nomina preserva il fragile negoziato, tanto che Zelensky, nell’annunciare il nuovo incarico di Umerov, ha accennato alla necessità di “attivare il canale negoziale” e lo ha esortato a impegnarsi con più “dinamicità in questo processo” (Strana).
Author: davide
Published at: 2025-07-19 11:01:46
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