Le dichiarazioni di ieri sull’assalto alla Stampa di Torino come «monito», un’assurdità, sono solo l’ultimo caso di una lunga - troppo lunga - serie di episodi in cui Albanese, in realtà, ha dato voce alla mobilitazione cosiddetta pro Pal (in realtà anti-Israele e anti-Occidente), rappresentandone appieno il carattere intollerante e settario, ormai conclamato, come confermano le censure, le «contestazioni» e le continue mistificazioni. I due più clamorosi episodi, quelli che hanno avuto maggior impatto anche sull’opinione pubblica di sinistra, sono stati la grave, assoluta mancanza di riguardo nei confronti della senatrice Liliana Segre e l’agghiacciante scena con cui, nel teatro di Reggio Emilia Albanese ha umiliato il sindaco dem Marco Massari, «colpevole» di aver chiesto la liberazione degli ostaggi israeliani. Ma poi ha infarcito la stessa intervista «riparatrice» di mistificazioni volute, sul «sionismo» e sulla storia di Israele: «Per un antisionista - ha detto tra l’altro - il problema è l’esistenza d’Israele come Stato di apartheid all’interno di un Paese che si chiamava Palestina».
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Alberto Giannoni)
Published at: 2025-11-30 04:57:38
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