Non è troppo "l'alert" per avvisare il pubblico?

Non è troppo "l'alert" per avvisare il pubblico?


E d'accordo che ormai il codice vigente del politicamente corretto, con tutti gli annessi e (s)connessi del tema, impone di togliere alle opere ogni sorprendente pathos ovunque fosse previsto, anche quando è funzionale alla trama, anche quando su quello stesso pathos gli autori hanno scandito il ritmo della trama o dell'interpretazione. Quindi la novità di ieri sera alla Scala, ossia l'alert per gli spettatori che, apparendo sui tablet con i sottotitoli, li ha messi in guardia sui "contenuti sensibili" dell'opera è perfettamente in linea con i tempi che non ammettono deroghe in nome di una emozionabilità prestabilita e della normalizzazione di ogni reazione. Dopotutto un'opera lirica, anche questa Una lady Macbeth della Scala, non è un reportage dal fronte di guerra e non è manco Machete con Danny Trejo, non zampilla adrenalina, violenza e sangue a ogni scena e ha ritmi così lenti e conosciuti da consentire pressoché a qualsiasi spettatore di modulare la propria sensibilità all'occorrenza.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Paolo Giordano)


Published at: 2025-12-08 04:00:03

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