Cartelli con la riproduzione dei poster "La Russia non è il mio nemico", bandiere tricolori, le foto di esponenti politici italiani ed europei (Von der Leyen, Kallas, Macron, Bonaccini) accompagnate dalla didascalia "ricercati per istigazione alla guerra": oltre duecento persone si sono raccolte oggi in piazza Castello a Torino per prendere parte a un presidio convocato per dire "no al riarmo". Fra i partecipanti che si sono alternati sul palco c'è stato anche Eugenio Bravo, segretario provinciale del sindacato autonomo di polizia Siulp, che ha espresso "preoccupazione" per la prevista spese militare da 800 miliardi: "Una cifra imponente - ha spiegato - che solleva un grande allarme sull'impatto che potrebbe avere sulle finanze pubbliche e sulle condizioni economiche dei lavoratori, comprese le forze dell'ordine, già penalizzate da anni di austerità e carenze di organico". Ugo Rossi, consigliere comunale a Trieste e portavoce di 'Insieme Liberi', ha parlato del suo tentativo, bloccato dalle autorità, di far proiettare pubblicamente a Udine un docufilm filo-russo realizzato da Russia Today: "E' stato un gravissimo caso di censura che ha creato un precedente molto pericoloso.
Published at: 2025-04-12 17:15:34
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