Il capo della Casa Bianca non fornisce dettagli sugli organismi a cui sarà affidata la gestione dei centri né quando verranno aperti, ma la conclusione è che Washington "non può permettere che si muoia di fame a Gaza" e l'impressione è che il leader statunitense abbia ormai consapevolezza che i centri di distribuzione della Gaza Humanitarian Foundation - di fatto militarizzati e intorno ai quali sono morti altri 23 palestinesi ieri, oltre mille in due mesi - siano stati un flop. Nonostante il secondo giorno di "pausa umanitaria" ieri nella Striscia, l'ingresso di 120 camion nel primo e il lancio di venti pacchi dal cielo ieri, la comunità internazionale continua a chiedere a Israele di fare di più. Il primo ministro Keir Starmer, anche lui alla corte di "Re" Trump al golf club scozzese di Turnberry dopo aver richiamato il governo dalla pausa estiva per Gaza, denuncia una "catastrofe tremenda" nella Striscia, e annuncia per i prossimi giorni un piano di pace da presentare agli alleati internazionali, compresi Stati Uniti e Paesi arabi, che comprenda il riconoscimento dello Stato palestinese.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Gaia Cesare)
Published at: 2025-07-29 03:00:03
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