Ancora una strage della disperazione a Gaza, dove avvicinarsi ai centri di distribuzione degli aiuti nella Striscia significa rischiare ogni giorno di morire o rimanere colpito dal fuoco della guerra: nei pressi del checkpoint di Netzarim, nel centro dell'enclave, 31 persone sono morte e oltre 200 sono rimaste ferite dai colpi in una zona di distribuzione delle forniture vitali per i palestinesi, ha denunciato la Protezione Civile della Striscia, con l'Idf che ha ammesso di aver sparato "colpi di avvertimento" contro i gazawi che si sono avvicinati alle loro forze e "rappresentavano una minaccia". Il conflitto infatti va avanti e così le esigenze di uomini e risorse, sul fronte di Gaza e anche del Libano - dove intanto sono tornati a varcare il confine almeno 50 soldati e bulldozer dell'esercito israeliano - nonostante cresca in tutto il mondo la voce di chi vuole la fine della guerra. Ma Israele difende le sue scelte e non permette interferenze, nemmeno quelle 'umanitarie': dopo il sequestro della nave di Freedom Flotilla e i rimpatri dei primi attivisti, arriva la denuncia di Adalah - ong che rappresenta il gruppo pro-Gaza - che l'eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan è stata "messa in isolamento" in un carcere dello Stato ebraico, con lo stesso trattamento anche per un altro volontario brasiliano, Thaigo Avila.
Published at: 2025-06-11 20:02:10
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