Gli ideatori dell'audace operazione, certi del suo successo, non avevano però pensato ad un dettaglio per nulla irrilevante che, ancora oggi, determina l'inquietudine delle autorità indiane e americane sulla vicenda: i ghiacciai che ricoprono Nanda Devi alimentano il Gange e il timore è che lo Snap-19C, che contiene quasi un terzo della quantità totale di plutonio utilizzata nella bomba di Nagasaki, possa scivolare in un fiume ghiacciato e riversare materiale radioattivo nelle sorgenti del fiume più sacro dell'India, fonte di sostentamento per centinaia di milioni di persone. Le May coinvolse Barry Bishop, un celebre fotografo del National Geographic che costruì un'elaborata storia di copertura per l'operazione che avrebbe dovuto portare all'installazione di un sensore segreto in cima alle montagne in grado di intercettare i segnali radio dei test missilistici cinesi e di trasmetterli ad una stazione a 80 chilometri di distanza, poi a Nuova Delhi e infine al quartier generale della Cia per essere decodificate e valutate. Il 16 ottobre del 1965, durante una bufera di neve, fu il capitano Kholi a decidere di annullare la missione e di lasciare il carico radioattivo.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Valerio Chiapparino)
Published at: 2025-12-15 06:13:02
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