La prima è il bombardamento con droni esplosivi contro la città di Kassala e soprattutto contro Port Sudan, il centro sulla costa del Mar Rosso che in questi due anni, mentre si combatteva a Khartum, è diventato la sede del comando dell’esercito sudanese e un grande punto di raccolta per gli sfollati in Sudan. Alcuni testimoni sostengono che i droni usati nei bombardamenti siano di un tipo più moderno e silenzioso rispetto ai droni usati di solito dalle Rsf e il governo sudanese sospetta che siano droni degli Emirati Arabi Uniti, decollati da una vicina base militare a Bosaso, nello stato somalo del Puntland, oppure da nuove basi delle Rsf nella regione sudanese del Kordofan. La conquista di En Nahud fa parte di una sequenza di conquiste da parte delle Rsf per bloccare ogni tentativo dell’esercito sudanese di avanzare nella metà occidentale del Sudan e fa anche da preludio, se le cose continueranno così, milizie a ovest ed esercito a est, a una scissione del paese.
Published at: 2025-05-11 10:49:15
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