Si vedranno a margine del vertice ministeriale dell'Ocse, a Parigi, che ieri ha divulgato un monito, rivedendo al ribasso le sue previsioni per la crescita globale per il 2025 e 2026: si prevede, infatti, che il Pil mondiale crescerà del 2,9% quest'anno e il prossimo, rallentando di 0,2 e 0,1 punti percentuali rispetto alle previsioni di marzo. Intanto, ieri, sul social Truth, il presidente Trump ha vergato poche righe per descrivere l'aumento dei dazi come una questione esitenziale: «Se ad altri Paesi è consentito usare tariffe contro di noi, e a noi non è consentito di contrastarli, rapidamente e agilmente, con tariffe contro di loro, il nostro Paese non ha nemmeno una piccola possibilità di sopravvivenza economica». La sensazione è che per l'Europa si stia avvicinando un importante bivio: da un lato, infatti, un buon accordo con gli Stati Uniti spazzerebbe via per lo meno le previsioni più fosche sulle esportazioni; dall'altra, si registra una notizia positiva sul fronte dell'inflazione che, per l'Eurozona, è scesa oltre le attese all'1,9% a maggio 2025, in calo rispetto al 2,2% di aprile.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Marcello Astorri)
Published at: 2025-06-04 03:00:02
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