Il documento, che sarà discusso al Consiglio europeo informale di Copenaghen, delinea quattro pilastri operativi: oltre al muro di droni e al sistema di monitoraggio orientale, sono previsti uno scudo di difesa aerea e uno scudo spaziale, concepiti come iniziative paneuropee aperte a tutti gli Stati membri. Dopo gli sconfinamenti di droni ritenuti di matrice russa nei cieli polacchi e più di recente in Germania, Svezia e Danimarca, la Nato ha scelto questa opzione per presidiare il fronte orientale. Il progetto prevede il potenziamento delle capacità satellitari per l’allerta precoce, il monitoraggio di missili balistici, la sorveglianza di oggetti in orbita e la protezione degli asset spaziali europei.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Francesca Salvatore)
Published at: 2025-09-29 15:34:41
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