Multietnica Mongolia centro del mondo

Multietnica Mongolia centro del mondo


A journey through time» in corso al Museo Rietberg di Zurigo smonta con intelligenza e con una ricca proposta di manufatti preziosi che escono per la prima volta dai confini del Paese asiatico e che sono frutto di recenti campagne di scavo archeologico. C’è qualcosa di fisico in questa scelta: la gher, simbolo del nomadismo – viene smontata e rimontata quando i pascoli scarseggiano, fino a tre, quattro volte all’anno –, qui traccia tre strade verso tre città, che furono grandi in antico e che oggi raccontano un popolo multilingue, multietnico e aperto a varie istanze religiose e artistiche, frutto di commerci e scambi che tagliavano il continente asiatico da Est a Ovest, da Nord a Sud. Ricchezza, scambi commerciali, tutto parla di un impero sontuoso, basta osservare i reperti emersi dalla Tomba di Shoroon Bumbagar, scavata nel 2011: ai muri d’ingresso pitture di una tigre bianca e di un drago verde e soprattutto figurine in argilla di uomini e donne con tratti turchi o cinesi, una creatura mitica dai mille colori che custodisce la camera funeraria e un cofanetto prezioso: «All’interno c’erano 40 pezzi di oro bizantino e sassanide – prosegue la curatrice – e le ceneri del defunto, di cui non conosciamo il nome ma doveva essere un aristocratico del secondo impero turco con forti legami con la cultura cinese e con contatti commerciali con l’Asia occidentale».

Author: di Maria Luisa Colledani


Published at: 2025-12-15 11:37:12

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