Alla fine, le azioni di Garrosh - che arriverà al punto di sventrare la Vallata dell'Eterna Primavera per riesumare il cuore del dio antico Y'Shaarj - indurranno Orda e Alleanza a unire le forze contro il Capoguerra impazzito e i lealisti della sua cosiddetta Vera Orda, in una vera e propria presa di Orgrimmar che metterà a confronto i leader delle fazioni, in un punto di ripartenza importantissimo per la mitologia di World of Warcraft: dopo un breve interludio che riporta in scena l'enigmatico Wrathion, la storia proseguirà con un viaggio nel tempo nell'espansione Warlords of Draenor. Gli scenari sono spedizioni in miniatura, pensate per gruppi di massimo tre giocatori - senza ruoli assegnati, anche se aiutano - che si completano in pochi minuti e perlopiù servono a chiudere i cicli di missioni più importanti, ma rappresentano anche una ottima fonte di PE e punti reputazione, e naturalmente sono collegati a una pletora di ricompense e imprese. Dalla Cina con furore Presa inizialmente sottogamba per via del suo aspetto pittoresco e coloratissimo, che non si sposava proprio al 100% con le tematiche serie delle ultime espansioni, Mists of Pandaria si è rivelata invece una delle migliori aggiunte all'universo di World of Warcraft, in grado di reggersi sulle proprie gambe senza appoggiarsi alla mitologia della serie: le menti dietro all'espansione - Tom Chilton, Cory Stockton, Greg Street e Ion Hazzikostas - volevano che i giocatori si sentissero pesci fuor d'acqua in un contesto completamente inedito, ma dalla storia millenaria, raccontata attraverso favole, miti e leggende.
Author: Christian Colli
Published at: 2025-07-22 08:00:00
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