E fa restare alte le frizioni tra i 27 (Francia a parte) che subito dopo l'annuncio del presidente americano si erano impegnati a regolare la partita in modo compatto, sul solco di una trattativa affidata a Ursula Von der Leyen. Dopo aver espresso la "forte disapprovazione" della Francia su X, invitando l'Ue a "difendere con risolutezza gli interessi europei" a seguito delle minacce trumpiane di tariffe doganali del 30% sui prodotti Ue dal 1° agosto, Macron ha invitato nuovamente la Commissione europea ad "accelerare la preparazione di contromisure credibili, mobilitando tutti gli strumenti a sua disposizione, compreso il meccanismo anticoercizione (che autorizza misure commerciali unilaterali, limitazioni agli investimenti e persino restrizioni agli appalti pubblici per aziende di Paesi terzi ritenuti ostili), se non si raggiungerà un accordo entro il 1° agosto". Poi, ieri, Emmanuel Macron ha colto al balzo l'occasione per confermare l'atteggiamento di una Francia in crisi economica eppure sempre più orientata a mostrare i muscoli sui dossier internazionali, con la rinnovata denuncia della "minaccia russa", annunciato soprattutto un massiccio riramo francese.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Camillo Staffilani)
Published at: 2025-07-14 05:20:05
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