Questo è il riassunto di una lettera firmata da alcuni artisti all'indomani del 22 settembre, quando la principale stazione di Milano, la seconda in Italia per movimentazione di persone, è stata presa d'assalto da facinorosi che avevano l'obiettivo sfondare il cordone di polizia e arrivare ai treni. Ci mancherebbe, per loro la violenza è " stare in silenzio davanti al massacro di un popolo, violenza è portare in un carcere minorile chi ha manifestato, violenza è costruire una narrazione di comodo davanti a una massiva espressione di contrarietà alla guerra, all'occupazione coloniale e all'inazione del governo Meloni ". D'altronde, proseguono, " chi ha cercato di entrare in Centrale ha usato modalità muscolari per forzare il blocco di polizia, ma non ha seminato il panico come hanno fatto invece gli agenti che, a un certo punto, hanno sparato decine e decine di lacrimogeni, alcuni anche verso chi faceva foto dai balconi di via Vittor Pisani ".
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Francesca Galici)
Published at: 2025-09-29 07:15:14
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