Ed è la vita che per anni ha conosciuto anche Metra Mehran, un’attivista afgana in esilio negli Stati Uniti dal 2021, quando le truppe statunitensi hanno lasciato l’Afghanistan e i taliban sono tornati a controllare il paese e hanno inserito il suo nome nelle liste dei condannati a morte. Secondo un rapporto del 2015 dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in Afghanistan il 90 per cento delle donne dichiara di aver subìto violenze domestiche; il 17 per cento è stato vittima di violenza sessuale e il 52 per cento di violenza fisica. La Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Cedaw) aiuta le attiviste a fare pressioni sulla Corte penale internazionale (Cpi), che è abilitata a perseguire casi simili, come dimostrano i due mandati di arresto per altrettanti leader taliban emessi dall’ufficio del procuratore.
Author: Internazionale
Published at: 2025-04-30 10:14:20
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