Le ragioni del forte picchiata delle vendite, oltre a quelle sopracitate, sono da attribuire anche a una transizione energetica mal programmata, che ha indotto molti automobilisti a rinviare l’acquisto di una nuova auto per le perplessità legate alla transizione stessa e, soprattutto, ai forti aumenti dei prezzi di listino. «Diverse sono le conseguenze di questa situazione e tra queste va segnalato il fatto che molti automobilisti proprietari di auto che in tempi normali sarebbero state sostituite rinviano la sostituzione o sostituiscono la propria auto non con una auto nuova, ma con un’auto usata di più recente immatricolazione di quella che possiedono», spiega Centro Studi Promotor: «Questa situazione ha fatto sì che rimanessero in esercizio anche auto usate che in tempi normali sarebbero state rottamate con tutto quello che di negativo ne consegue per la sicurezza della circolazione e per l’inquinamento ambientale». Sul fronte delle alimentazioni, le immatricolazioni risultano in crescita del 31,1% per le ibride plug-in (ovvero quelle ricaricabili) e del 17% per le ibride, mentre le vetture a benzina e le diesel scendono, rispettivamente, del 22,4% e del 24,7%: insieme valgono il 38,2% del mercato, dieci punti percentuali in meno rispetto al 2024.
Author: OMAR ABU EIDEH
Published at: 2025-05-27 14:26:01
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