La politica estera rimane comunque il centro dei pensieri di Giorgia Meloni, che sta cercando di preparare al meglio l'appuntamento con la Conferenza per la ricostruzione del 10 e 11 luglio - dove sono attese 100 delegazioni e 40 organizzazioni internazionali - mentre continua a seguire il dossier dazi e l'impatto che potrà avere sull'export delle aziende italiane. "Faremo sicuramente la nostra parte nel momento in cui avremo una prospettiva più definita", assicura il ministro per le Politiche Ue e il Pnrr Tommaso Foti in due diverse interviste, in cui precisa che per sapere i margini di un'ulteriore revisione del Piano di ripresa e resilienza, nelle intenzioni italiane molto pro investimenti delle imprese, bisognerà aspettare il round di incontri con i tecnici della Commissione che saranno a Roma per tutta la settimana. La posizione italiana è sempre stata favorevole a trovare una intesa che soddisfi entrambe le parti: un concetto, insieme a quello della necessità di mantenere "unito" l'Occidente, che la premier ripeterà mercoledì a Villa Taverna, dove parteciperà, per la prima volta da capo del governo, alle celebrazioni per l'Independence day americano.
Published at: 2025-06-29 18:17:33
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