Secondo quanto apprende l'ANSA da fonti vicino al dossier, la risposta - che va contestualizzata con il fatto che con il golden power il governo ha approvato l'operazione, ma con prescrizioni - contiene risposte puntuali sui diversi aspetti: dall'italianità dei due soggetti coinvolti, al contesto russo che 'impone', pur senza danneggiare i pagamenti delle aziende italiane, di uscire con asset finanziari dal Paese in guerra con l'Ucraina. Viene poi trattato il tema degli asset russi della banca italiana che, secondo le prescrizioni del Golden Power, dovrebbero essere dismessi, anche se - in una lettera di chiarimenti inviata alla stessa Unicredit - il ministero dell'Economia ha previsto una deroga per i pagamenti delle aziende italiane in loco che si troverebbero in difficoltà. Del resto, il tema dei beni russi rimane un punto dolente per l'Italia se si pensa che quelli sequestrati sul territorio hanno richiesto finora circa 30 milioni di spese per la gestione, molti dei quali i, da maggio ad oggi, per il solo mantenimento della Superjet di Venezia, sequestrata con i suoi 5 velivoli le cui sorti solo legate alle decisioni del Comitato per la Sicurezza Finanziaria indipendente dal Mef e dagli altri ministeri.
Published at: 2025-06-17 14:31:10
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