“Media Bias/Media Offenders”: la lista nera dei media di Trump sul sito della Casa Bianca

“Media Bias/Media Offenders”: la lista nera dei media di Trump sul sito della Casa Bianca


La risposta di Trump, però, sposta il confronto di un ordine di grandezza: su Truth Social accusa i senatori di «comportamento sedizioso, punibile con la morte», rilancia post che invocano di «impiccarli «come avrebbe fatto George Washington» e parla di «traditori» che attentano alla sicurezza nazionale. Quando CBS, Boston Globe e Independent raccontano la vicenda sottolineando il linguaggio da forca e il rischio di violenza politica, la Casa Bianca ribalta la scena: nell’atto d’accusa sul sito ufficiale contesta loro di aver «falsamente suggerito» un appello alle esecuzioni, insiste che si trattasse solo di un richiamo alla «responsabilità dei democratici» e bolla la copertura come «sovversiva». L’accordo, da 8,4 miliardi di dollari, è passato attraverso il filtro della Federal Communications Commission, guidata da un presidente nominato da Trump, e si è sbloccato dopo il patteggiamento di una causa per diffamazione da 10 miliardi che lo stesso Trump aveva intentato contro CBS per una puntata di “60 Minutes” con Kamala Harris: il contenzioso si è chiuso nel luglio 2025 con un assegno da 16 milioni di dollari, una cifra minima rispetto alla richiesta iniziale ma simbolicamente sufficiente a rivendicare una vittoria politica e a trasformare la vecchia inimicizia in relazione d’affari.

Author: di Angelica Migliorisi


Published at: 2025-11-29 13:01:00

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