Marthe Bibesco la principessa che sedusse il '900

Marthe Bibesco la principessa che sedusse il '900


Nel 1911, all'età di venticinque anni, la principessa Marthe Bibesco venne ritratta da Giovanni Boldini, il pittore per eccellenza delle belle donne della Belle Epoque, soprannominato dalle sue stesse aristocratiche modelle il satiro, per il magico moltiplicarsi delle sue mani a mo' di tentacoli intenti ora ad aggiustare un ricciolo, ora una piega dell'abito... Dipinta di profilo, aerea come se stesse per spiccare il volo, i capelli come una nuvola bronzea, l'incarnato rosa-bianco di un décolleté che lascia indovinare la perfezione che sotto si nasconde, il dipinto è un capolavoro di malizia e di seduzione, arricchito da un tocco di nero sull'argento del vestito che nel linguaggio cifrato dell'epoca stava a indicare la pericolosità del soggetto in campo sentimentale... Boldini intitolò il quadro L'aeroplane, nel tentativo un po' bislacco di rendere omaggio al marito di Marthe, Georges Bibesco, di cui erano noti gli exploits e le passioni in campo aeronautico, ma il principe-consorte non nascose la sua irritazione: troppa nudità, troppe sottolineature erotiche, più una cocotte che una moglie... Durante la Grande guerra Marthe ha fondato e diretto in Romania un ospedale, nel pieno centro di Bucarest, anche se questo non le ha impedito di essere accusata di simpatie austro-tedesche, accuse fomentate dalla sua mania di mischiarsi alle trattative diplomatiche con contorno di ministri degli Esteri, funzionari e giornalisti accreditati, faccendieri, spie, treni di lusso e suites di grandi alberghi... Del resto, suo zio è l'ambasciatore di Romania a Parigi, suo padre un politico influente in patria. Les pays des saules, sulla vita dei villaggi rumeni, e poi, a ruota, via via che l'amore si sfilaccia e "io trovo consolazione solo nella scrittura", Le perroquet vert, Au bal avec Marcel Proust e, soprattutto Catherine Paris, dove è adombrata la sua giovinezza di sposa appena sedicenne di un marito assassino senza delicatezze la prima notte di nozze, e dove, priva di ogni intento moralistico, c'è la denuncia della condizione femminile di quel primo Novecento dove le ragazze vengono deflorate non solo della verginità, ma dei loro sogni, sottomesse a uno sposo scelto per loro e alle convenzioni dell'epoca.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Stenio Solinas)


Published at: 2025-07-21 03:00:03

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