Senza le bombe perforanti da 30mila libbre prodotte dagli Usa e senza i B2 americani, ovvero i bombardieri «invisibili» capaci di trasportarle all'interno della fusoliera, non vi è alcuna certezza di distruggere le infrastrutture nucleari iraniane celate sotto centinaia di metri di roccia e cemento armato. Ma il «no» di Trump - assai esplicito nello spiegare di preferire, almeno per ora, il negoziato con Teheran a una campagna di bombardamenti - è stato seguito dalle dichiarazioni alquanto contraddittorie del suo entourage. Le evidenti contraddizioni dell'amministrazione Usa hanno contribuito da una parte a rendere più difficile il negoziato e dall'altra a ringalluzzire Netanyahu convinto, come gli è già riuscito a Gaza, di poter far ingoiare al presidente americano l'opzione bellica.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Gian Micalessin)
Published at: 2025-04-20 03:00:02
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