Love, Death & Robots, la recensione della stagione 4: fatti non foste per viver come gatti

Love, Death & Robots, la recensione della stagione 4: fatti non foste per viver come gatti


Se i volumi precedenti avevano consolidato la fama dell'antologia come fucina di corti animati visionari , questo quarto capitolo ne rappresenta la sfida più ambiziosa e insieme la più controversa: tentare di risultare ancora innovativa, convincente, originale , meno ambiziosa e più sostanziosa (con gatti a parte). È evidente che questa quarta stagione voglia ricalcare storie delle altre stagioni: "Close Encounters of the Mini Kind" prosegue lo stile di "Night of the Mini Dead" della terza stagione e spesso questo senso di coerenza interna è un punto di forza: registi come Jennifer Yuh Nelson (nota per Kung Fu Panda) giocano con archetipi già rodati, rinnovandoli con nuovi twist narrativi. Anche "The Other Large Thing" segue la lore che abbiamo già avuto modo di approfondire in ogni stagione sui gatti che hanno conquistato il Pianeta, qui vediamo esattamente il "come" e il probabile "perché" robot e felini vadano così d'accordo nonostante vivano in un mondo in rovina.

Author: https://www.facebook.com/elisa.erriu.3/


Published at: 2025-05-17 08:00:00

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