L’obiettivo, infatti, era la soppressione e sottrazione di componenti specifiche — a chiari fini di spionaggio — di una stazione radar installata nei pressi di una villa occupata dalla Luftwaffe, l’aviazione tedesca che si era battuta duramente con la Royal Air Force inglese nella battaglia d’Inghilterra e aveva imparato, a sue spese, a fare i conti con il vantaggio concesso dai radar del sistema Chain Home. Fotografato dai ricognitori che si spingevano temerariamente fino alla costa nemica per effettuare voli a bassissima quota nella speranza di non cadere preda della caccia avversaria, il radar di Bruneval, situato nei pressi di Le Havre, era stato selezionato per la sua “accessibilità” dal comando delle Operazioni Combinate e proposto all'ammiraglio Louis Mountbatten come possibile obiettivo per un raid di commando che avrebbe potuto fornire agli specialisti le informazioni essenziali per sviluppare le contromisure adeguate a inficiare la tecnologia messa a punto dagli scienziati di Berlino. Con il favore dell'oscurità, nella fredda notte del 1942, quando l'esito della guerra era ancora estremamente incerto, un centinaio di paracadute si aprirono silenziosamente nei cieli di Le Havre e posarono a terra i razziatori di radar che, dopo una lunga serie di raid oltremanica fallimentari, portarono a casa il “bottino”, mettendo a segno un'operazione in territorio nemico e registrando la perdita di 3 uomini su un totale di 120 incursori coinvolti.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Davide Bartoccini)
Published at: 2025-11-22 13:20:35
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