In un comunicato congiunto, i ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Norvegia hanno accusato i due falchi del governo israeliano di aver "istigato la violenza estremista e gravi violazioni dei diritti umani dei palestinesi": sostenere "lo sfollamento forzato dei palestinesi e la creazione di nuove colonie israeliane è spaventoso e pericoloso", si legge nel comunicato che parla anche di "azioni inaccettabili" che hanno spinto i cinque Paesi ad adottare le misure, tra cui il divieto di ingresso e il congelamento degli asset riconducibili ai due ministri. Il ministro ha quindi annunciato che la prossima settimana il governo si riunirà per decidere quale risposta dare alle sanzioni, ultimo atto di una serie di misure adottate da Londra di fronte all'orrore di Gaza, tra cui la sospensione a maggio dei negoziati per un accordo di libero scambio con Israele. E mentre continuano i raid su Gaza, è ripresa anche la guerra contro gli Houthi in Yemen: dopo gli ordini di evacuazione alla popolazione di tre porti del Paese, per la prima volta la Marina israeliana ha attaccato il porto di Hodeidah e colpito "obiettivi terroristici" per impedire lancio di missili e droni verso Israele.
Published at: 2025-06-10 17:51:20
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