Dilaga senza più freni la tempesta di fango alimentata dalle rivelazioni sugli scandali che per anni hanno coinvolto Andrea Mountbatten-Windsor, terzogenito della scomparsa regina Elisabetta II e fratello minore di re Carlo III: bufera che la monarchia britannica cerca di allontanare per quanto possibile da sé, con la definitiva messa al bando (a scoppio ritardato) del reprobo, ma su cui i riflettori dei media non accennano a spegnersi, a colpi di scoperchiamenti di segreti, sospetti o dettagli rimasti troppo a lungo fuori fuoco. E dopo che ancora due anni fa il delfino William - descritto adesso dalle veline di palazzo come inflessibile verso la pecora nera di casa Windsor, nel timore di conseguenze esiziali sul suo futuro regno - non si era preoccupato di farsi fotografare al volante scarrozzando lo zio a una messa di famiglia. La Bbc, da parte sua, solleva ombre sul ruolo di 'brand ambassador' rivestito a suo tempo da Sarah Ferguson (in cambio di un compenso milionario) per conto di un società di mining di criptovalute fondata a Las Vegas da un altro controverso uomo d'affari americano, Jay Bloom.
Published at: 2025-11-02 16:54:10
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