L'Iran tra orgoglio e odio: "Morte a Israele e agli Usa"

L'Iran tra orgoglio e odio: "Morte a Israele e agli Usa"


In particolare celebrate le figure di Hossein Salami delle Guardie Rivoluzionarie, del capo di stato maggiore delle forze armate Mohammad Bagheri, insieme alla moglie e alla figlia giornalista, lo scienziato nucleare Mohammad Mehdi Tehranchi e sua moglie, e il comandante delle Forze Aerospaziali delle Guardie Rivoluzionarie Amirali Hajizadeh, figure di spicco delle oltre 600 vittime del conflitto. Ancora più simboliche e retoriche le parole del ministro degli Esteri Abbas Araghchi: "Gli iraniani hanno dato il loro sangue, non la loro terra; hanno dato i loro cari, non il loro onore", ha detto, aggiungendo che l'Iran "non conosce la parola resa" perché "il grande e potente popolo iraniano, ha mostrato al mondo che il regime israeliano non ha avuto alcuna scelta se non quella di correre da papà Trump per evitare di essere annientato dai nostri missili". Questo atto criminale costituisce un manifesto esempio di terrorismo di Stato e la gravità stessa di tale minaccia non deve essere in alcun modo sminuita o normalizzata", parlando poi di violazione del diritto internazionale appellandosi al segretario generale delle Nazioni Unite e all'Assemblea chiedendo di punire chi ha attaccato il Paese.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Matteo Basile)


Published at: 2025-06-29 03:00:03

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