E probabilmente si articolerà lungo tre direttrici principali, tutte ad alto potenziale destabilizzante: lo Stretto di Hormuz, le basi militari americane nel Golfo, e la rete di milizie e alleati regionali che agisce per conto di Teheran. Già in passato, l’Iran ha dimostrato di possedere capacità balistiche in grado di colpire con precisione obiettivi regionali, come nel caso degli attacchi alla base americana di Ain al-Asad nel 2020, avvenuti in risposta all’uccisione del generale Qassem Soleimani. Il tutto accompagnato da una narrazione diplomatica che continuerà a denunciare l’aggressione subita e a cercare sostegno internazionale presso le Nazioni Unite e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, nonostante quest'ultima ora viene tacciata di aver fornito la pezza d'appoggio documentale per giustificare l'attacco.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Francesca Salvatore)
Published at: 2025-06-22 09:14:36
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