Un funzionario di Teheran ha spiegato alla Cnn che la Repubblica islamica «si riserva il diritto, in base alle leggi internazionali, di rispondere con decisione» qualora «qualsiasi Paese tenti di difendere il regime» di Tel Aviv «dalle operazioni dell'Iran» e «vedrà, a sua volta, le sue basi e posizioni regionali diventare nuovi obiettivi». La preoccupazione di Washington è che la dittatura teocratica iraniana possa effettuare ritorsioni su alcuni siti statunitensi nel vicino Iraq, e questo è uno dei motivi per cui a un certo numero di suoi cittadini è stato consigliato di lasciare la regione a causa delle «accresciute tensioni», e il Pentagono ha autorizzato i familiari dei militari ad abbandonare volontariamente le proprie sedi in tutto il Medio Oriente, in particolare, oltre che l'Irak, anche le ambasciate Usa in Bahrain e in Kuwait. Il Washington Post ha infatti rivelato che lo Stato ebraico ha ricevuto l'assistenza dei sistemi di difesa aerea statunitensi e di un cacciatorpediniere della Marina Usa per abbattere i missili iraniani lanciati in risposta all'attacco israeliano contro il regime degli ayatollah.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Chiara Clausi)
Published at: 2025-06-15 03:00:02
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