A proporlo in un’intervista al Times è l’inviato della Casa Bianca per Russia e Ucraina, l’ottantenne generale Keith Kellogg, tornando a parlare dopo un lungo periodo di silenzio in cui la sua figura è stata oscurata da quella di Steve Witkoff, negoziatore Usa per la pace che venerdì ha incontrato Vladimir Putin per la terza volta. Nel’ambito del piano, Francia e Gran Bretagna, “sostenute da altri Paesi di una coalizione di volonterosi”, dovrebbero dar vita a una “forza di rassicurazione” a ovest del fiume Dnipro, mentre Mosca controllerebbe l’est, comprese le regioni occupate di confine che verrebbero quindi implicitamente riconosciute come russe. A quanto ha riferito l’agenzia Reuters, Witkoff ha suggerito a Trump che “il modo più rapido” per arrivare a un cessate il fuoco sarebbe concedere alla Russia le quattro regioni orientali ucraine (Donetsk, Kherson, Lugansk e Zaporizhzhia) rivendicate da Mosca in seguito ai referendum indetti nel 2022: il presidente Usa, però, non avrebbe ancora preso una decisione in merito.
Author: F. Q.
Published at: 2025-04-12 10:42:41
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