Due mesi addietro, in una delle occasioni più solenni del Quirinale – l’incontro, per la nostra Festa nazionale, con gli ambasciatori che rappresentano in Italia i Paesi di ogni parte del mondo - dopo avere ricordato l’orrore del barbaro attacco di Hamas del 7 ottobre di due anni fa, con tante vittime tra inermi cittadini israeliani e con l’ignobile rapimento di ostaggi, ancora odiosamente trattenuti, ho sottolineato come sia inaccettabile il rifiuto del governo di Israele di rispettare a Gaza le norme del diritto umanitario, ricordato pochi giorni fa – appunto - da Leone XIV. Assumendo come punti iniziale e conclusivo il blocco di Berlino del 1948 e la caduta del muro di Berlino del 1989 – interessante notare che si va da un evento all’altro della medesima città - per alcuni decenni abbiamo vissuto – persino nella crisi di Cuba del 1962 – in condizione di pace o, se si vuole, di assenza di guerra di portata mondiale, per effetto dell’equilibrio nucleare tra i due grandi blocchi contrapposti. Le misure che, in Italia come nell’Unione Europea, vengono assunte per far sì che il giornalismo possa assolvere alla sua funzione di testimone della realtà e di suo custode, corrispondono alla finalità di affermare il principio della eguaglianza dei diritti fra tutte le persone, evitando anche il rischio di una forma nuovadi discriminazione classista fra cittadini che accedono a forme di informazione sedicenti gratuite e cittadini che possono accedere a media a pagamento.
Published at: 2025-07-30 19:32:35
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