Ho speso due anni a scrivere un disco (Made in Italy, nda) su un operaio di 52 anni che veniva licenziato e per garantire un futuro ai figli doveva andare a fare il cameriere a Francoforte, dopo aver tentato il suicidio. Mi ritrovo ancora nelle parole che scrissi 26 anni fa per Il mio nome è mai più: “Io non lo so chi c’ha ragione e chi no/ Se è una questione di etnia, di economia/ Oppure solo pazzia: difficile saperlo/ Quello che so è che non è fantasia/ E che nessuno c’ha ragione e così sia”. Poi la carriera ti costringe a crescere e spero a maturare, però non riesco proprio a far coincidere quello che sento dentro di me con la mia immagine esterna e ancor più con l’età anagrafica.
Author: Andrea Scanzi
Published at: 2025-04-11 23:01:00
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