Con l'accordo di governo a Praga tra il prossimo premier Andrej Babis (nella foto) e due partiti minori, quello bizzarro degli automobilisti, il Motoristé sob, e il movimento anti Nato Spd, si inaugura una nuova stagione della politica ceca che potremmo definire populista. In Europa il pendolo del populismo oscilla tra est e ovest: tramonta in Olanda e risorge in Slovacchia e Repubblica Ceca, così come resta solido in Ungheria, dove l'uomo che potrebbe scalzare Viktor Orban è di fatto un suo clone, solo più giovane e dinamico. I governi di Bratislava e Praga tagliano i rifornimenti militari a Kiev e ridimensionano gli assegni ai rifugiati ucraini, il premier slovacco Robert Fico ha fatto della critica radicale alla politica occidentale verso la Russia un pilastro della sua agenda e punta assieme a Orban e forse Babis a costruire un'opposizione interna alla linea dell'Unione Europea per formare un "campo di pace" nelle strutture occidentali.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Pierluigi Mennitti)
Published at: 2025-11-10 09:00:03
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