È una pratica che si ripete dopo la morte di ogni papa, ma nel corso del tempo è stata rivista sia per ridurre i giorni di esposizione del corpo, sia per assicurarsi che questo non si deteriori col passare del tempo a causa dei naturali processi che si verificano dopo il decesso. Secondo una versione fornita dallo stesso Galeazzi Lisi in un proprio libro di memorie, pubblicato un paio di anni dopo la morte di Pio XII, per il trattamento della salma del papa si era deciso di utilizzare un nuovo tipo di tecnica di conservazione. Al di là dei resoconti più o meno fantasiosi, si rese necessaria l’istituzione di turni di guardia di poche decine di minuti per la Guardia svizzera pontificia, per evitare che le guardie si sentissero male rimanendo troppo a lungo a respirare i forti odori prodotti dalla decomposizione della salma.
Published at: 2025-04-23 12:19:24
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