Aveva una capacità rara di raccontare storie, e quando si dedicava a cercare di capire gli eventi di regioni e paesi lontani partiva sempre dalle vicende individuali, da vissuti e informazioni che era più da romanziere che da sociologo, pur avendo dedicato tutta la sua vita alla politica, tentando senza risparmiarsi di provare a “fare pace tra gli uomini e pace con il creato”, come ripeteva, immaginando e promuovendo trasformazioni ecologiche e sociali nonviolente, tanto più necessarie e urgenti quanto difficili da realizzare pienamente. Eppure, anche in quel drammatico frangente, si è speso con intelligenza nell’elaborare la proposta di un’istituzione che oggi appare ancora più necessaria: la creazione di corpi civili di pace europei che arrivò a essere presentata al parlamento europeo, come possibilità concreta di dare vita al progetto “semplicissimo e immenso, di fare da ponte tra le parti in lotta”, come ricorda Goffredo Fofi nell’introduzione all’ultima edizione di Il viaggiatore leggero (Sellerio 2011), la più organica raccolta di scritti di Langer. È stato premiato anche un operaio del petrolchimico di porto Marghera, un giovane sudafricano che si è battuto perché le cure contro l’hiv potessero arrivare a tutti, un’associazione che promuove la musica negli ospedali, un’ong attiva nell’isola greca di Lesbo per contrastare angherie e discriminazioni subite dagli immigrati e molte altre e altri, tra cui l’associazione Adopt Sebrenica, che da dieci anni tesse faticosamente un dialogo tra le diverse comunità nella città in cui durante il conflitto in Bosnia si è compiuto l’unico massacro definito come genocidio in Europa dopo la seconda guerra mondiale, con l’assassinio di 8.372 musulmani bosniaci da parte delle truppe criminali del generale serbo Ratko Mladić.
Author: Internazionale
Published at: 2025-07-01 09:32:35
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